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Berardino Palumbo

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Berardino Palumbo

Berardino Palumbo insegna dal 1993 presso l’università di Messina dove, dal 2004, è Professore ordinario di Antropologia Sociale. Ha collaborato con l’Istituto per l’Enciclopedia Italiana E. Treccani e ha svolto attività di valutazione per l’ANVUR (membro esperto valutatore per la VQR 2010-2012) e per l'Abilitazione Scientifica Nazionale (membro della commissione per il settore concorsuale 11/A5 2018-2020).

Ha svolto ricerche etnografiche in Ghana (Western Region), in Italia (Sannio e Sicilia) e in Nord America (USA, Canada). Tra i suoi ambiti di interessi: l’analisi dei processi di patrimonializzazione e dei loro rapporti con le forme di governance neoliberista; i rapporti tra mafia, borghesia e neoliberismo; la religione, il potere e la memoria; l’antropologia politica delle istituzioni e della costruzione identitaria; l'antropologia dell'immaginario.

È stato coordinatore del PRIN Ecofrizioni dell'Antropocene ed è attualmente coordinatore del PRIN RIMIGRA.

Ha pubblicato sulle principali riviste di settore, sia internazionali (Anthropological Quarterly, Comparative Studies in Society and History, Current Anthropology, Ethnology, History and Anthropology, Journal of Modern Italian Studies, Terrain) che nazionali. È autore, tra altre monografie, di Antropologia Culturale e Sociale. Concetti - Storia - Prospettive (HOEPLI 2023) insieme a Giovanni Pizza e Pino Schirripa; Lo sguardo inquieto. Etnografia tra scienza e narrazione (Marietti 2021); Piegare i santi. Inchini rituali e pratiche mafiose (Marietti 2020); Lo strabismo della DEA. Antropologia, accademia e società in Italia (Museo Pasqualino 2018); L'UNESCO e il Campanile. Antropologia, politica e beni culturali in Sicilia orientale (Meltemi 2003).