Immagine
MEIG immagine

Missione Etnologica Italiana in Ghana

 

Direttore:

PINO SCHIRRIPA

 

Ricercatrici e ricercatori:

EUGENIO GIORGIANNI

GIAMAICA MANNARA

GIULIA MORELLI

BERARDINO PALUMBO

GIULIANA SANÒ

DARIO SCOZIA

 

La Missione Etnologica Italiana in Ghana è la più antica impresa scientifica italiana in Africa Occidentale, il cui lavoro ha avuto inizio nel 1954 con le campagne di ricerca di Vinigi L. Grottanelli. 

Ha realizzato il Fort Apollonia Museum of Nzema Culture and History. Le ricerche svolte e in corso si incentrano principalmente su temi quali: il potere tradizionale, le politiche sanitarie e quelle del patrimonio culturale; la dimensione religiosa; le modificazioni del paesaggio; le questioni ambientali e sociali legate alle recenti scoperte petrolifere.

Nel corso del 2024, le attività della missione si svolgeranno in continuità con quanto si è svolto negli anni precedenti.

Gli obiettivi principale per le diverse aree di studio possono essere così definiti:

Ricerca sulle estrazioni petrolifere: Giamaica Mannara continuerà la sua indagine per meglio comprendere le dinamiche sociali connesse alle estrazioni. In più lavorerà sui piani di recupero e compensazioni messe in atto dalle diverse compagnie per affiancare le compensazioni ai proprietari per la confisca dei terreNi. Inoltre, si lavorerà sul piano storico, attraverso il lavoro di archivio, per completare un percorso cronologico sulle estrazioni in Ghana.

Dario Scozia, continuerà, ad Accra e nello Nzema, il suo lavoro sulle chiese pentecostali. nello specifico, ad Accra continuerà a lavorare sulle sedi centrali di queste chiese, lavorando sulle biografie di alcuni fedeli che permetteranno, tra le altre cose, di evidenziare il nesso tra fede, economia e finanza, che sta assumendo nel panorama pentecostale un ruolo centrale. NelLo Nzema, invece, lavorerà principalmente sulle predicazioni delle sedi locali delle chiese studiate nella capitale. un punto di interesse è sicuramente capire in che modo le attività estrattive influenzano le attività delle chiese, tendendo in conto che il tema della ricchezza e della acquisizione di beni appare in esse centrale.

Giuliana Sanò continuerà la sua ricerca sul lavoro e le relazioni tra imprenditori e impiegati. Da questo punto di vista è centrale lavorare sul settore dell'economia informale, tanto su quello formale, poiché molte di queste attività si pongono al crinale tra essi.

Pino Schirripa, lavorerà ancora sulla dimensione religiosa. da una parte continuerà l'indagine sui guaritori spirituali e sulle regole che dettano la eredità del potere spirituale e la spartizione dei proventi; dall'altra parte lavorerà sulle chiese, concentrandosi, come detto anche nella relazione sulle attività svolte, principalmente su uan chiesa di recente formazione che si autodefinisce anticoloniale e anticristiana e che rivendica forti legami con l'ebraismo. In questa prospettiva sarà interessante vedere come le predicazioni e pratiche permettano di articolare il discorso anticoloniale. Inoltre si dovrà verificare l'eventuale esistenza di legami con le comunità ebraiche del Sefwi Wioso (Western North Region).

Dino Palumbo continuerà ad occuparsi di questioni museali, che diventano centrali poiché si spera che possa avere luogo l'auspicato restauro del Museo di Beyin.


A fianco delle attività di ricerca si cercherà di tenere un convegno in occasione dei 70 anni di attività della missione.