Domande frequenti (FAQ) sul tirocinio

Il tirocinio è un’attività curriculare svolta presso una struttura esterna rispetto al Dipartimento che ospita il Corso di Studi. Sebbene non preveda il superamento di un esame finale, esso consente di conseguire dei CFU (crediti formativi universitari) al completamento delle ore di impegno. Queste ore dedicate alla “pratica”, variabili a seconda di quanto preveda l’ordinamento dei singoli Corsi di studio, contribuiscono a definire il monte complessivo dei crediti curriculari.

No. L’ambito in cui svolgerai la tua attività, e dunque l’ente che ti ospiterà come tirocinante, vanno scelti in accordo con quanto disposto dalla disciplina codificata dal Dipartimento. Dunque, dovrai scegliere una struttura convenzionata, con la quale sia stato precedentemente sottoscritto un accordo o un protocollo d’intesa. L’elenco degli enti è disponibile on-line e costantemente aggiornato.

No. L’attivazione del tirocinio è subordinata all’apertura di una pratica che prevede, tra l’altro, la stesura di un progetto formativo (da concordare con l’ente) e l’accensione di una copertura assicurativa antinfortunistica, integralmente coperta dall’Università degli Studi di Messina.

Bisogna inoltrare la richiesta per la stesura del progetto formativo, firmato dal tirocinante e da un responsabile dell’ente ospitante (un docente interno al Dipartimento) e datarlo al giorno della consegna. Per gli studenti dei CdL L19/20, L3/15, LM85, LM55/92 e LM49/65 il riferimento è presso la segreteria didattica del Dipartimento Cospecs, via Concezione, 6, al sig. Vincenzo Pergolizzi (vpergolizzi@unime.it); per i CdL L24, LM51 e LM87/88, presso la segreteria didattica di via Bivona, alla Dott.ssa Antonina Lazzaro (anlazzaro@unime.it).

Si tratta di un breve riassunto delle attività che eserciterai presso l’ente ospitante. Ovviamente, esse dovranno rispecchiare per quanto possibile la natura e i contenuti del tuo curriculum formativo.

Sì, utilizzando esclusivamente l’account di posta di Unime, in modo da rendere immediatamente identificabile il mittente. È assolutamente da evitare l’utilizzo dell’account personale, specie se contrassegnato da un nickname che renda impossibile associare immediatamente il nome studente alla pratica di attivazione.

Al testo di presentazione, allegare le due pagine del progetto formativo in un unico file .pdf, nominandolo con proprio nome e cognome, la sigla del CdL e numero di matricola. Non utilizzare il formato .jpeg (fotografie), poiché non verrà accettato.
Ecco un esempio di nominazione del file, in modo univoco e facilmente identificabile: Mario_Rossi_progetto_formativo_tirocinio_L19_matricola_00000

No, deve essere lo studente a farlo.

Di norma, la redazione del progetto formativo prevede l’indicazione di un tutor esterno (chi sostanzialmente si occuperà di seguire le tue attività presso l’ente ospitante) e un tutor interno: un docente del Dipartimento, ad esempio, che si rende disponibile a seguire in tuo iter di stage o di tirocinio, e al quale farai riferimento per le tue necessità.

Le ore di presenza e di impegno sono registrate in un apposito libretto, supervisionato dal tutor dell’ente ospitante, che sarà tua cura conservare e presentare alla Segreteria didattica del Dipartimento per perfezionare la convalida.

La durata varia a seconda delle ore previste all’interno dei piani di studio di ciascun Corso di laurea. In alcuni casi, le ore di impegno sono piuttosto limitate (vedi ad esempio quanto previsto nei CdL L3, L15). In altri casi, data la natura professionalizzante del tirocinio, sono molto più estese (vedi i casi relativi alla L24, alla L19 e alla LM85). Nei piani di studio di ogni corso sono chiaramente indicate le ore previste.

, solo a patto che i contenuti del tirocinio rispecchino in tutto o in gran parte i contenuti formativi del CdL di arrivo. L’eventuale convalida sarà sottoposta al parere della Commissione tirocini e del Coordinatore del CdL.

Il tirocinio va completato nel monte ore previsto, esattamente come gli esami previsti dai singoli curricula. Può accadere però che alcune cause di forza maggiore (ad esempio, l’attuale situazione pandemica) impediscano la prosecuzione delle attività in presenza. In questi casi, il Dipartimento ha previsto l’attivazione di percorsi sostitutivi, regolamentati da apposite linee guida, che consentono di surrogare (in tutto o in parte) i periodi di internato presso strutture esterne, laddove queste – per ragioni di sicurezza – abbiano deciso di non continuare a ospitare gli studenti.

. È in corso di organizzazione, all’interno del Dipartimento, un ventaglio di attività di tirocinio (in un numero programmato di unità-studenti) che affiancheranno quelle delle Segreteria amministrativa, didattica, di direzione, i servizi di biblioteca e di front office, le attività di catalogazione e di inventario dei beni posseduti dal Dipartimento.

In questa fase non è vincolante per l’accesso. Alcuni enti pubblici potrebbero richiederlo. In questo caso sarà cura dell’ente ospitante organizzarlo a beneficio dei tirocinanti.

No.

No.